MICROLIPOSCULTURA AMBULATORIALE-STUDIO ARTALE
La MICROLIPOSCULTURA rappresenta una delle tecniche chirurgiche meno invasive e più sicure per eliminare definitivamente la cellulite localizzata, o meglio le adiposità localizzate.
Viene eseguita in anestesia locale, senza sedazione e senza ricovero, con recupero pressochè immediato delle proprie attività. Non ci sono cicatrici, né ematomi.
Unica condizione che l'ambiente chirurgico sia adeguato e il chirurgo specializzato in questo tipo di chirurgia, meglio se chirurgo vascolare.
Si tratta di una tecnica chirurgica per eliminare definitivamente la cellulite localizzata migliorando, in maniera significativa, il profilo degli arti inferiori.
Tra tutte le tecniche chirurgiche proposte per quello che rappresenta l’inestetismo più diffuso nella donna, questa è sicuramente la meno aggressiva, ovvero quella che rispetta più di ogni altra le strutture vascolari, ampiamente rappresentate negli arti inferiori.
Questa tecnica, messa appunto già da qualche anno dal Dr. Francesco Artale, resa recentemente ancor meno invasiva, prevede infatti il rimodellamento di gambe e glutei in anestesia locale, senza alcun sanguinamento, nessuna cicatrice e recupero pressoché immediato delle proprie attività lavorative.
Il profilo degli arti inferiori, che inizia dai fianchi e termina a livello delle caviglie, è condizionato dalla quantità di grasso che li ricopre.
Nel rispetto della circolazione ...
E’ indispensabile in caso di cellulite, localizzata o diffusa che sia, un accurato esame della circolazione, soprattutto di quella venosa. In particolare è fondamentale una visita angiologica con l’ausilio di indagini strumentali come l’esame doppler, tanto semplice quanto indispensabile, per escludere patologie degli arti inferiori che possono controindicare l’intervento.
Qualsiasi tipo d’intervento chirurgico a livello degli arti inferiori, soprattutto se eseguito per motivi estetici, deve comunque avvenire nell’assoluto rispetto della circolazione.
A tale scopo viene utilizzata una cannula di piccole dimensioni, in modo da ridurre al minimo il trauma sui tessuti circostanti e soprattutto sulle strutture vascolari, permettendo in tal modo una più rapida guarigione e l’assenza totale di ematomi.
Non solo le dimensioni della cannula, ma anche la direzione ed il modo in cui viene utilizzata fanno sì che la circolazione non subisca alcuna lesione; la cannula è infatti collegata ad una siringa di plastica, e non ad un lipoaspiratore che risulta sicuramente più aggressivo.
Le cellule adipose contenute nel cuscinetto di grasso vengono aspirate manualmente con movimenti molto attenti e precisi che richiedono indubbiamente una notevole esperienza e competenza vascolare.
Alla fine dell’intervento non saranno necessari punti di sutura: sarà sufficiente un semplice cerottino di carta per chiudere la microincisione, senza alcuna cicatrice visibile.
In anestesia locale ...
Il primo grande vantaggio di questo tipo di intervento è rappresentato dal fatto che viene eseguito sempre e soltanto in anestesia locale. Si evitano in tal modo gli effetti collaterali ed i disagi che inevitabilmente un’anestesia generale comporta; si evita inoltre il ricovero, sempre poco gradito ad un paziente che si sottopone ad un intervento per motivi prevalentemente estetici.
L’anestesia locale invece può essere eseguita in una struttura, sicuramente attrezzata e con una completa assistenza, ma esclusivamente ambulatoriale.
Anestesia locale vuol dire paziente completamente sveglio e cosciente, paziente che può essere esaminato in piedi, paziente che, ad intervento ultimato, ritorna subito a casa riprendendo la sua attività lavorativa il giorno dopo, senza alcuna convalescenza.
L’anestetico utilizzato per questo tipo d’intervento è quello usato dal dentista durante l’estrazione di un dente.
Il numero delle cellule adipose che costituiscono i cuscinetti adiposi non è legato all’alimentazione, né alla sedentarietà, ma è costituzionale e spesso ereditario. Le sedi di più frequente localizzazione sono rappresentate dai fianchi, dall’esterno delle cosce, dall’interno delle cosce e dal ginocchio, ove spesso si determinano notevoli deformità. Questo tipo di cellulite si definisce localizzata, anche per distinguerla da quella diffusa, dove non esiste una vera e propria localizzazione e dove le gambe sono tutte grosse.
Mentre nel caso della cellulite diffusa esistono diverse metodologie di tipo medico, che pur non eliminando definitivamente il problema, possono indubbiamente migliorare la situazione, nel caso della cellulite localizzata, ovvero nel caso di precise alterazioni del contorno della gamba, l’unica possibilità di ottenere un risultato evidente e definitivo è rappresentata dalle tecniche chirurgiche.
La prima tecnica ad essere praticata in passato è stata la liposuzione, che sicuramente otteneva discreti risultati, ma, data la sua notevole aggressività e il fatto che veniva eseguita in anestesia generale, non era certo esente da possibili rischi.
Negli ultimi anni la liposuzione si è trasformata in quella che oggi si definisce liposcultura, e, più recentemente, in microliposcultura messa a punto dal Dr. Artale.
Vediamo in che cosa si differenzia e per quali ragioni rappresenta oggi una delle metodiche più sicure per migliorare la forma delle gambe.